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News 2016

 

Auguri di un Santo Natale
a tutti i benefattori

 

natale 2016

il personale sanitario dell'ospedale

 

 

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Clicca QUI per PPS auguri di Natale

 

Clicca QUI per vedere il filmato su Youtube

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Novembre 2016

 

I lavori di ampliamento del nuovo blocco operario procedono con qualche ritardo dovuto all'introduzione di rinforzi antisismici nella soletta sopra il seminterrato. Fabio, il geometra valtellinese che dirige il cantiere, ci manda alcune foto del cantiere: "Eseguita la prima soletta, quella che sarà il pavimento della sala operatoria, abbiamo cominciato con le mura esterne. In un angolo abbiamo già gettato il pilastro. Buongiorno a tutti Fabio".

 

nesw nov 2016

clicca sulla foto

 

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Ottobre 2016

 

Fabio è riuscito a riparare la campana del campanile costruito da Beppe, proprio in occasione del suo 7° anniversario e ci ha mandato il suono della campana che è tornata a squillare.

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La maggior parte delle travi è in posizione e comincia la posa dei prefabbricati del plafone che costituirà il pavimento del blocco operatorio.

 

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Settembre 2016

 

I lavori proseguono alacremente; ci sono una quarantina di operai coordinati da Fabio; siamo arrivati alla posa delle prime travi di sostegno del pavimento rialzato delle sale operatorie. Nella parte sottostante si potrà ricavare un ampio deposito e altri locali di servizio.

 

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Agosto 2016

 

Sono iniziati i lavori di costruzione del nuovo blocco operatorio; il preventivo si aggira intorno ai 200 mila $ e la durata dei lavori intorno ai 15 mesi. Si prevede di procedere gradualmente grazie alla direzione lavori di Fabio, sia al fine di garantire una qualità del manufatto in linea con le esigenze delle sale operatorie, sia per utilizzare al massimo la mano d’opera locale. (allegate alcune foto del cantiere).

 

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Luglio 2016

 

Finalmente ai primi di giugno sono arrivati i visti per Burundi e RD Congo, (ci sono volute 6 settimane, derivanti dai problemi col Burundi; la loro procedura di rilascio visti è diventata molto difficile data la situazione politica in corso).

La Madre superiora delle Francescane di NSDM, Suor Consolata, è venuta ad accoglierci all’aeroporto e ci ha ospitati a Bujumbura per la notte, poi il giorno dopo siamo arrivati a Kamanyola.

Siamo partiti il 14 ed io sono ritornato il 21, mentre il dr. Alfonso si fermerà fino al 1 luglio.

Nel corso di questi pochi giorni, abbiamo avuto occasione di parlare con il vescovo di Uvira e il ministro della sanità per il Kiwu.

Il giorno prima di partire ci hanno fatto visita il responsabile della Caritas e il direttore del BDom di Uvira, dr Aimè, accompagnati dal dr. Gaston, responsabile ad interim della direzione dell’ospedale, e abbiamo stabilito con loro un rapporto di collaborazione, al fine di condividere l’obiettivo di migliorare le strutture e le competenze dell’organizzazione sanitaria e amministrativa dell’ospedale.

In serata poi gli ospiti si sono fermati per la cena, (vedi filmino della festa la sera prima del rientro, nella casa delle suore francescane che ci hanno ospitato a Kamanyola.)

A questo proposito il dr. Alfonso, in collaborazione con il dr. Gaston, ha avviato un’indagine conoscitiva dello stato dell’arte, sia organizzativa che strutturale, primo passo utile alla finalizzazione di un piano pluriennale di adeguamento ed evoluzione, a cui seguirà la definizione degli obiettivi a breve e a medio per ciascun responsabile di reparto.

A lato, in base alle esigenze in via definizione, verrà finalizzato un progetto di rinnovo del blocco operatorio con due sale distinte, per separare gli interventi settici e quelli asettici.

A valle di queste definizioni, Fabio, geometra, si fermerà per iniziare la realizzazione delle opere sulla base di un piano biennale di finanziamento.

Il 30 maggio 2016 è stato celebrato il 5 anno di attività dell’ospedale, invitate tutte le autorità locali, (vedi filmino). La festa, iniziata al mattino con i discorsi, seguiti dalla messa in cappella, è durata tutta la giornata. Un ringraziamento alle suore che hanno provveduto all’accoglienza di tutti gli invitati.

Contabilità: la contabilità e la gestione della cassa ha sempre rappresentato un grosso problema per carenza di competenze in grado di gestire un programma in partita doppia.

Con grande sorpresa, ho constatato che nel corso del primo quadrimestre il miracolo è avvenuto.

E’ stata assunta una contabile, alle dipendenze di suor Cecilia, responsabile dell’amministrazione, e con l’aiuto di un consulente locale, (che ho trovato molto bravo e preparato), hanno installato un programma di contabilità, messo in ordine i documenti cartacei, registrato tutti i movimenti da gennaio ad oggi, tenuto in quadratura la cassa giornaliera.

Ora a fine mese è possibile ottenere un conto economico ed un bilancio del tutto attendibili. (VEDI RAPPORTI).

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Giugno 2016

 

Fabio ci ha mandato le foto della festa del malato; è venuto il parroco che ha celebrato la messa in cappella e poi ha visitato tutti i reparti. Clicca sull’immagine seguente.

 

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Nel corso del mese di giugno il direttore medico Dr. Crhistophe ha inviato il rapporto annuale delle attività sanitarie realizzate nell’anno 2015, di cui alleghiamo in calce una versione sintetica, e la versione intergrale.

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Maggio 2016

 

Visita all’ospedale.

 

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Inaugurazione lavori ristrutturazione acquedotto con allacciamento diretto esclusivo per l’ospedale. Documentazione fotografica dell’evento, clicca sull’immagine sottostante

 

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Aprile 2016

 

Il 7 marzo Fabio è tornato.

 

Nel corso della sua permanenza a Kamanyola ha risolto vari problemi:

·  Allagamento casa suore: il canale scavato a fianco della strada su indicazione di Fabio da suor Natalina e i suoi lavoranti riesce a smaltire il flusso di acque piovane provenienti dalla strada senza più allagare la casa.

·  Taglio erba terreno ospedale: la soluzione si è rivelata molto funzionale.

·  Fosse biologiche: separando e organizzando il deflusso delle acque nere da quello delle acque bianche (che le intasavano), hanno recuperato la piena funzionalità.

·  Funzionalità acquedotto: dalle verifiche dei lavori fatti non sono emerse criticità.

 

Documentazione fotografica dei lavori eseguiti clicca sull’immagine sottostante.

 

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·  Progetto ampliamento maternità: come accennato la cosa è abbastanza complessa; a metà marzo ci siamo incontrati con Fabio e il dr. Alfonso e abbiamo dibattuto i vari problemi che si vorrebbero risolvere con il raddoppio della sala operatoria e della maternità.

Alla luce delle considerazioni fatte a più voci, si è deciso di fare un viaggio di approfondimento in loco da parte nostra, del dr. Fossà e di Fabio. Nel corso di tale visita si dovrebbe riuscire a capire meglio quale futuro si può prospettare in termini di esigenze a medio termine, (5-10anni), in modo da inquadrare i prossimi ampliamenti alla luce di un piano organico, che, in linea di massima, possa tendere a rispondere al meglio alle esigenze sanitario – ospedaliero della regione, avendo anche cura della logistica di collegamento dei vari reparti.

Il viaggio è programmato nella seconda metà di maggio per una settimana circa; a valle dell’esame della situazione generale, sarà possibile definire il progetto del raddoppio sale operatorie, della ginecologia e la loro localizzazione più adatta anche per i successivi sviluppi. Dopo di che Fabio si fermerà per la realizzazione delle opere decise.

 

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Marzo 2016

 

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17 marzo 2016

Dopo aver risolto il problema dell’acqua con l’allacciamento diretto all’acquedotto che garantisce il flusso 24 ore al giorno, (prima era solo 1 ora al giorno), il secondo grande problema era l’energia elettrica, tamponato con due generatori che però, oltre al consumo, hanno dato continui problemi di manutenzione. Da qualche mese era stata installata una linea elettrica lungo la strada prospiciente l’ospedale per consentire il funzionamento di una fabbrica a valle.

Da pochi giorni ci è stato consentito di fare l’allacciamento sia dell’ospedale che della casa delle suore e quello che era un grande problema si è risolto velocemente e con poca spesa. Nel prossimo futuro si provvederà anche ad installare le luci esterne con l’intento di rendere le zone aperte più sicure e più agibili anche di notte.

Il primo viaggio di Fabio si è concluso felicemente, (è tornato dopo 5 settimane il 7 marzo). Nel corso della sua permanenza è riuscito a sistemare i vari problemi per i quali gli avevamo chiesto di intervenire:

  • Allagamento casa suore: grazie ad uno studio delle pendenze più convenienti, dopo aver liberato il deflusso subito a valle della casa che passava sotto la strada, si è scavato un canale di raccolta e dispersione che invece di andare nei campi limitrofi, (troppo in piano), allontana le acque lungo la strada per poi disperderle a valle. (Aspettiamo le prossime piogge per verificare la funzionalità)
  • Taglio erba terreno ospedale: il taglio fatto con attrezzi manuali locali (lunghi coltelli con la punta ad angolo), non riusciva ad essere abbastanza efficiente per assicurare una pulizia che tenesse lontani i piccoli animali portatori di infezioni; ora con due decespugliatori il lavoro è molto più efficiente e suor Natalina ha finito di preoccuparsi.
  • Fosse biologiche: separando e organizzando il deflusso delle acque nere da quello delle acque bianche (che le intasavano), hanno recuperato la piena funzionalità.
  • Progetto ampliamento maternità: nel corso del dibattito aperto sull’ampliamento, (coinvolti la diocesi, dr Christophe, suor Natalina, le francescane di Genova), è emersa anche una seconda priorità: poter disporre di due sale operatorie anziché della sola esistente, in modo da migliorare le condizioni di asetticità. La cosa a questo punto è diventata abbastanza complessa: ampliamento maternità/ginecologia con la sua sala operatoria, altre due sale operatorie per interventi settici e asettici, logistica di collegamento, utilizzo del blocco operatorio esistente.

Fortunatamente il dr Alfonso Fossà, già contattato per mail in febbraio, si è reso disponibile. Nel corso dell’incontro ci ha chiarito che per realizzare un progetto la cui funzionalità duri nel tempo, è necessario:

  • Fare un esame approfondito dello stato attuale dell’ospedale rispetto alle esigenze ospedaliere del contesto in cui è situato
  • Fare un progetto evolutivo sintetico delle potenziali evoluzioni a medio termine, che inquadri anche una soluzione logisticamente funzionale, anche alla luce degli orientamenti attuali delle moderne organizzazioni ospedaliere.
  • Realizzare l’ampliamento della maternità e delle due sale operatorie alla luce anche delle future evoluzioni
  • Non ultimo un collegamento Wi-Fi che consenta ai chirurghi locali di avere assistenza in tempo reale, in collegamento con centri specializzati del mondo occidentale, (progetto già realizzato per altri ospedali).

Sulla base di queste idee, si sta’ organizzando una visita a Kamanyola, (prossimo maggio?), che consenta la messa a punto di tutte le informazioni utili al dimensionamento del progetto di massima per il medio termine, e del progetto attuativo per maternità e sale operatorie per il 2016.

Tra l’altro, nel corso dell’incontro, abbiamo ricostruito che Alfonso, era la stessa persona che negli anni 70 era stato mandato da Beppe a prendere Valeria e Milena all’aeroporto di Goma, per portarle a Luwungi; nel corso del viaggio si era rotto il cambio della “combine” e loro avevano soggiornato presso la piantagione di una anziana signora, mangiando banane per tutta la settimana, mentre Alfonso e il meccanico di Beppeche lo accompagnava, dormivano in “combine”per evitare furtisia della macchina che del contenuto.

Grazie alla Provvidenza che collega il passato al presente e ci accompagna nel futuro.

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Febbraio 2016

 

15 febbraio

Ieri, nel corso della nostra visita alle Suore Francescane, tra i progetti sospesi abbiamo preso in esame la separazione tra maternità e ginecologia, mediante la costruzione di un reparto limitrofo a quello esistente.

In serata abbiamo poi mandato una mail a Fabio, dicendogli se, nel tempo libero, poteva incominciare a pensare anche a prendere le misure per questo ampliamento, da mettere in cantiere nel corso di un suo eventuale prossimo viaggio.

Oggi Fabio, dopo averci aggiornato sui contatti in corso con le autorità delle strade, per ottenere il permesso di canalizzare l’acqua lungo la strada, ci ha anche informato che ieri, (domenica), si è già dato da fare per il progetto ampliamento maternità. Oltre che a raccogliere informazioni utili al suo dimensionamento in loco, si è messo in contatto con il dr. Alfonso Fossà, conosciuto nel corso delle visite fatte da Alfonso alle opere sponsorizzate da Avsi e curate da Fabio, per chiedergli consiglio circa dimensioni e modalità utili ad una progettazione funzionale alle esigenze locali.

Il dr. Fossà ha già iniziato con alcuni suggerimenti di base, ricordando anche di aver conosciuto padre Giuseppe Crippa, quando Beppe fu nominato parroco a Kyringye dove i “ragazzi” di CL vivevano in comunità; stralcio dai ricordi dell’epoca dal sito AVSI:

Quella di Kiringye è stata la prima casa dei Momores Domini fuori dall’Italia. L’opera di sostegno allo sviluppo è all’origine della nascita di AVSI. Con Fossà c’erano Ezio Castelli, Giovanna Tagliabue, Letizia Vaccari e Vincenzo Bonetti. L’esperienza durò fino al 1983. Poi il ritorno in Italia. Furono dodici anni intensi. Talvolta avventurosi. Fecero nascere cooperative rurali per la produzione e il commercio di riso e olio di semi. In paese non c’era energia elettrica. Così, con l’aiuto degli amici italiani, fecero arrivare un’intera centrale elettrica smontata in una valle del Trentino. Un’impresa epica.(era il 1071)

Abbiamo anche rintracciato una lettera di  Beppe dell’agosto 1972 che racconta  l’emozione del primo incontro con la comunità: clicca QUI

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14 febbraio

Per l’invio di foto rinvio a quando sarò in Italia in quanto la connessione internet non è molto buona.
Allego ora relazione dello studio per la risoluzione del problema di allagamento convento suore.
L’operatore della macchina scavatrice ha già fatto il sopralluogo e, secondo lui, ci vorranno due giorni di lavoro, secondo me sono troppi poichè la macchina è emorme.
L’inconveniente è che, essendo enorme, consuma molto gasolio: dovrebbe essere comunque sui 250 litri /giorno.
Vedrò di negoziare al meglio e procedere.
S. Natalina con molte remore, ha accettato di iniziare i lavori di scavo tombino.
Ora però, vista la gioia dei giovani di pecepire la ricompensa, ha avuto la tentazione di far eseguire lo scavo a mano.
Il mio parere è contrario poichè avendo a disposizione i mezzi meccanici il costo è senzaltro inferiore.
Inoltre il lavoro di picco e pala è uno dei più faticosi.
I tempi sarebbero molto lunghi e la porterebbero ad impegnarsi giornalmente nel controllo dei lavori: ha già molto da fare , soprattutto “controllare”.
L’ho messa in difficoltà dicendole che se vuole dare lavoro ai locali riporto in su il tagliaerba…..
cordiali saluti
Fabio

Scarica il documento del progetto evacuazione acque meteoriche convento suore Kamaniola

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8 Febbraio

Le fosse settiche non sono un problema grosso. Abbiamo cercato il primo pozzo perdente e costatato che era questo intasato.

Causa terreno molto argilloso impermeabile non dureranno molto neanche gli altri ma fino a quando funzioneranno non c’è da preoccuparsi: consiglio esecuzione di trincea per la dispersione delle acque: più sicura, e ho dato istruzioni di come eseguirla.

Oggi è arrivato P. Antonio e abbiamo sentito anche il suo parere per il problema acque. Mi sembra un po’ onerosa la sua soluzione.

Io propongo di cominciare a riaprire il passaggio del ponticello di prima, riaprire il fosso e fare dei rilievi topografici valutando le pendenze e di avere un po’ di tempo per studiare il progetto per una soluzione più economica.

Ci stiamo anche occupando di altri piccoli problemi, cavo di alimentazione tra l’arrivo della SNEL nel locale gruppi elettrogeni e locale di divisione linee: P. Antonio ce ne ha portati 60 mt. Aspettiamo il tubo tipo per conduttura acqua in quanto è meglio interrarlo protetto da questo.

Riparazione docce…   qui c’è una suora tuttofare: vedere foto

Se internet funzionerà spero di inviare aggiornamenti anche domani.

Saluti Fabio

 

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Fabio è arrivato a Kamanyola ed è già operativo; in calce le sue notizie.

 

3 Febbraio

Buonasera,

il viaggio è andato tutto bene salvo che Brussel mi ha fatto pagare per il tagliaerba 200 € bagaglio fuori misura fino Kigali.

 

Rwanda Airlines 24 $ da Kigali a Kamembe per eccesso di peso: avevo diritto a soli 30 kg: 12 da pagare x 2$.

 

S. Scolastica è stata puntuale e mi ha portato fino a Kamaniola: poche formalità alla frontiera grazie a lei.

 

Lunedì ho preso la prima visione della situazione delle condizioni della canalizzazione dell’acqua davanti alla casa.

 

Il lavoro è abbastanza complesso causa implicazione Office de Route, vicini, Diocesi.

 

Per appunto quest’ultima aspettiamo P. Antonio che ci ha dato appuntamento lunedì.

 

Martedì sono sceso ad Uvira in quanto le suore avevano un incontro in diocesi.

 

Oggi, mercoledì, abbiamo fatto la visita dei lavori all’ospedale.

– Problema fosse settiche: hanno già riparata la più necessaria aggiungendo un pozzo perdente: sembra mancasse di questo.

 

Domani mattina dovremmo cominciare a scorticare attorno alla seconda per verificare se la fossa è completa di pozzo perdente e se le acque della doccia vanno in questo direttamente o se passano per la fossa settica. In questo secondo caso la fossa si intasa prima poiché i saponi e l’eccesso di acqua impediscono ai microrganismi di lavorare: provvederemo a modificare l’istallazione.

 

– Ci sono dei basamenti della doccia in acciaio arrugginito e quindi sfondati che abbiamo deciso di eliminare e far costruire il fondo con il cemento ben lisciato; ci sarebbero anche i piatti doccia in vetroresina ma sono meno affidabili e molto più costosi: non si ha la garanzia del materiale, bisogna recuperarli a Bukavu, bisogna posarli bene.

 

– Il dottore ha fatto richiesta di installare l’elettricità nei corridoi esterni. Io ho proposto di chiedere dei preventivi che analizziamo.

Saluti

 

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Gennaio 2016

 

 

Un augurio a tutti di un 2016 ricco di buoni propositi e migliori realizzazioni.

 

Nel corso di una delle ultime visite a Kamanyola, proprio il giorno della partenza per il ritorno, mentre aspettavo che padre Amato mi portasse all’aeroporto di Bujumbura, era venuto alla casa di accoglienza dei Saveriani di Uvira il geometra Fabio de Petri, all’epoca in Congo per seguire i lavori del piccolo ospedale di padre Amato e di una diga realizzati dall’AVSI. Pur se ci scambiammo solo qualche saluto, dai discorsi sull’avanzamento lavori del piccolo ospedale si capiva la capacità e la serietà professionale della persona.

Ricordando l’incontro ci siamo rivolti a lui per domandare se per caso fosse libero e potesse farsi carico delle opere urgenti di Kamanyola. Per volere della provvidenza la risposta è stata positiva e, dopo qualche problema derivante dal rilascio dei visti e dalla situazione politica in Burundi che sconsiglia di arrivare attraverso Bujumbura, finalmente il viaggio è stato organizzato; la partenza è prevista per il 30 gennaio, con una permanenza di 5 settimane.

In questo periodo di tempo si conta di poter ideare una soluzione per gli allagamenti della casa delle suore, accennata in dicembre, un’analisi del problema di deflusso delle acque dalle tettoie dei camminamenti e in genere sul terreno dell’ospedale, la necessità di migliorare la gestione delle latrine esterne con eventuale ampliamento delle stesse e miglioramento del trattamento dei reflui, oltre ad una verifica della funzionalità dei recenti lavori fatti sull’acquedotto. Tante cose per 5 settimane ma Fabio è confidente di potercela fare e noi gli auguriamo di cuore buon lavoro.

Per l’occasione porterà anche un decespugliatore che suor Natalina stà aspettando come soluzione al taglio dell’erba del terreno interno dell’ospedale.

 

Hôpital de Kamanyola - 2020