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News 2013

 

Dicembre 2013

Santo Natale

 

Auguri dei pazienti,del personale e di Suor Natalina (clicca QUI)

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Sono arrivate le fotografie dei dipinti dell’abside della cappella dell’ospedale; l’opera proseguirà con la realizzazione della figura di Nostra Signora del Monte di Genova e di San Giuseppe ai due lati dell’altare (clicca QUI).

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Novembre 2013

 

24 novembre – siamo andati a Genova a trovare Suor Ottavia ed abbiamo festeggiato la professione perpetua di due nuove suorine (da Burundi e Congo). Messa bellissima, animata e con mille canti. Abbiamo poi fatto il punto sui progetti terminati nel 2013 e su quelli da mettere in cantiere per il 2014; (vedi l’aggiornamento sotto la sezione “progetti”).


Suor Ottavia, dopo la brutta avventura capitata nel corso del viaggio della primavera 2013, ora si è rimessa completamente e ha tutte le intenzioni di tornare in Africa nella primavera 2014 per la consueta visita annuale di due mesi, nel corso dei quali si reca in tutte le sedi delle francescane in Burundi e in RD Congo per verificare problemi, trovare soluzioni e far sentire la sua amorevole presenza alle sorelle in prima linea.

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They Want Our Country, The Democratic Republic of Congo.

Loro vogliono il nostro Paese, La Repubblica Democratica del Congo.

I bambini della RD del Congo ci rivolgono un appello perché cessi l’invasione, che dura da 20 anni nel nord est del loro paese, da parte di milizie armate sostenute da poteri economici stranieri, per controllare lo sfruttamento delle miniere della regione.  E’ ora di rompere il silenzio. E’ ora di dare loro  un volto.

 

innocent

 

15 Novembre . " E' stata una vera vittoria? "

 

Ottobre 2013

 

Suor Denise ha fatto una visita in Kiwu prima a Kamanyola e poi a Bukavu; ci ha mandato le fotografie della struttura del pronto soccorso, terminato per la parte edile, e della recinzione con annessi servizi esterni delle case dei medici dell’ospedale .

 

 

La realizzazione dei progetti, anche se risente della situazione di insicurezza generata dai continui disordini provocati dalle diverse fazioni armate presenti sul territorio, (vedi lettera di padre Dovigo nella sezione “Perché il Kiwu”), procede seppur con qualche rallentamento.

Il dr. Giancarlo Trovati, dopo un anno di pausa, tonerà a visitare l’ospedale a febbraio 2014, accompagnato da alcuni amici medici. Si fermeranno per 1-2 settimane in affiancamento ai medici locali con particolare riguardo agli interventi di sala operatoria.

Durante la loro permanenza, si propongono di rilevare le esigenze più urgenti in modo da dare una priorità ai progetti di miglioramento e ampliamento, alcuni dei quali già previsti ed in lista di attesa.

Il pittore ha iniziato i lavori per dipingere l’abside della chiesetta dell’ospedale sotto il coordinamento paziente di padre Giuseppe Dovigo dei Saveriani di Bukawu.

Ultimissime: oggi, 1 novembre2013, dopo oltre 3 anni di assenza, è stato nominato il nuovo Vescovo di Uvira, capo della diocesi a cui fa riferimento l’ospedale di Kamanyola.

 

Settembre 2013

 

E’ arrivata la relazione sull’avanzamento del progetto di aiuto ai pigmei di kamanyola, progettato da “Gente in Cammino”, in collaborazione con l’ospedale di Kamanyola, (dr. Crhistophe).

E’ stato pubblicato un libro “Perché il Kiwu”, di Giancarlo Trovati, una ricostruzione storico politica dell’area nord est della RD Congo che descrive in modo accurato la storia e le problematiche della regione a partire dalla sua scoperta ad opera dei portoghesi.

Giancarlo è un medico chirurgo di Genova, cofondatore di “gente in cammino”,  che ha operato in diverse occasioni in alcuni ospedali locali sia direttamente come chirurgo che come ideatore e coordinatore di progetti.

Nel 2012 Giancarlo si è fermato due settimane nell’ospedale di Kamanyola; in quell’occasione, oltre a prestare la sua opera di medico chirurgo, è venuto in contatto con la realtà di una comunità di pigmei, per la quale ha sviluppato un progetto di assistenza sanitaria e di aiuto alimentare.

C’è ancora tanta strada da fare  insieme ……… !     http://www.youtube.com/watch?v=rGf2Efri_Qs

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Agosto 2013

Oggi ci ha chiamato Sor Ottavia, sempre attiva nonostante il periodo feriale, e ci ha aggiornato sulla situazione delle sorelle che curano la conduzione dell’ospedale.
Suor Melanie è sempre presente e rappresenta il punto di riferimento per il coordinamento di tutte le attività.
Suor Natalina accorre  in aiuto da Bukawu, dove gestisce una scuola di 1500 bambini, ogni volta che ci sono esigenze più complesse.
Le altre sorelle vengono di tanto in tanto avvicendate anche per coprire le esigenze delle altre missioni.
A breve si vorrebbe anche introdurre qualche aspirante suora, in modo da affrontare meglio la copertura delle svariate esigenze.
Qualche tempo fa, alcuni funzionari della FAO di passaggio, si sono fermati per chiedere ospitalità per il pranzo. Cordialmente accolti, durante il pasto, si sono interessati delle varie attività dell’ospedale e, venuti a sapere che intorno all’istituto vi sono 15 ettari di terreni di proprietà disponibili per la coltivazione, avrebbero manifestato il proposito di sottoporre alla FAO un progetto di coltivazione assistita: fornitura di sementi e di assistenza tecnico organizzativa al fine di contribuire a sfamare la popolazione locale.
Speriamo in bene ………

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In calce un articolo sull’epidemia di colera che ha colpito Kamanyola e dintorni in primavera, di cui abbiamo già parlato nei notiziari dei mesi precedenti.

Sud-kivu : Les cas de choléra en baisse à kamanyola

Publié le mai 14, 2013 par pacifiquezikomangane
Le nombre de malades de choléra à baissé de 30 à 8 à l’hôpital général de kamanyola depuis début mai. Cette maladie a réapparue dans cette entité depuis le 5 avril. Selon le médecin directeur de l’hôpital général de kamanyola, Christophe Kembwa, au total 207cas ont été pris en charge à la fois par son hôpital et deux centres de santé de la place. L’hôpital général de Kamanyola reçoit actuellement 1à 2 cas par jour depuis le 9 mai denier ajoute la même source.
L’Ong MSF a donné des médicaments aux centres de santé pour prendre gratuitement en charge les malades. D’autres organisations comme l’Unicef et l’IRC intensifient des campagnes de prévention, ce qui explique cette amélioration a dit le médecin directeur. La zone de santé de kamanyola a enregistré 5 décès depuis la réapparition de cette maladie.

 

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Luglio 2013

 

Padre Dovigo ha contattato il pittore per la realizzazione degli affreschi nella chiesetta dell’ospedale; dopo una visita in loco, il pittore ci ha fatto avere i bozzetti, (vedi allegato). Ora padre Dovigo è venuto in Italia per un periodo di riposo di tre mesi, ma al suo ritorno in Congo si è dichiarato disponibile a curare la realizzazione del ciclo di affreschi sulla base dei bozzetti e degli eventuali suggerimenti di modifica. Oltre a quelli già impostati per l’abside e  per l’ingresso, vorremmo inserire a lato dell’abside la Madonna e le suore francescane di NS del Monte che assicurano con la loro presenza la buona funzionalità dell’ospedale.

Nel contempo, dopo l’approvazione del progetto per la costruzione del pronto soccorso, Suor Melanie con l’aiuto di suor Natalina ha provveduto all’acquisto dei materiali necessari, (mattoni, cemento, infissi, etc.). Per iniziare i lavori verranno utilizzati i fondi ricevuti in aprile da Invernizzi Ornella, 1500 euro e Colombo Luigia 5000 euro.

Bozzetti per gli affreschi della cappella (clicca QUI per visualizzarli)

 

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Giugno 2013

 

Le attività di cura proseguono alacremente con la collaborazione di tutto il personale medico e paramedico, anche se i momenti di confronto non mancano con i relativi problemi di comprensione reciproca.

Suor Natalina, assistente di suor Ottavia, la superiora, ha fatto visita a Kamanyola ed è rimasta favorevolmente impressionata dalla buona riuscita del progetto delle due case per i medici, ora finite anche con la recinzione ed i servizi esterni.

Dopo aver provveduto all’emergenza acqua, abbiamo approvato  un progetto, non previsto sino ad ora, per attrezzare a pronto soccorso una delle prime sale  in prossimità dell’ingresso; questo per evitare di dover portare le persone traumatizzate direttamente in sala operatoria, con conseguente rischio di inquinare il reparto chirurgia; in arrivo anche una lampada scialitica mobile di cui vi era urgente bisogno.

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Maggio 2013

 

Ieri siamo andati a Genova a trovare suor Ottavia; i medici le hanno permesso di passare la domenica con le consorelle.

Si è ripresa molto bene dalla quasi paralisi che l’ha colpita alla fine di febbraio, però deve terminare la cura di riabilitazione, soprattutto per la deambulazione.

Abbiamo anche parlato del progetto di affrescare la chiesetta dell’ospedale, grazie ad un artista locale che ha già dato buona prova e di cui padre Dovigo, dei Saveriani, ci aveva dato notizia.

A Kamanyola l’epidemia di colera è sotto controllo, grazie all’intervento di medici senza frontiere intervenuti prontamente su richiesta di Christoph, il direttore medico.

Presso l’ospedale sono anche iniziati periodi di stage per formazione di personale medico locale, 3-4 neo medici,  che vengono ospitati presso la casetta interna all’ospedale predisposta in tal senso.

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Aprile 2013

 

Suor Ottavia, dopo le cure ricevute prima a Nairobi e non appena si è potuto riportarla in Italia, all’ospedale di Genova, è lentamente migliorata. Ora, da due settimane, è presso una clinica di Genova per la riabilitazione. Stà piano piano ri-imparando a stare in piedi e da un paio di giorni riesce a fare qualche passo; speriamo che presto, con l’aiuto del Signore, possa tornare tra le sue consorelle.

Da Melanie, amministratrice dell’ospedale, abbiamo ricevuto qualche aggiornamento: da qualche settimana si è diffusa un’epidemia di colera, favorita dalla carenza d’acqua; hanno avuto fino a 18 ricoveri al giorno e presto l’ospedale è andato in emergenza.

Si sono rivolti allora a Medici senza Frontiere che prontamente ha risposto allestendo all’esterno dell’ospedale un capannone ed una casa limitrofa all’ingresso per accogliere i malati di colera e alleggerire la struttura ospedaliera. Grazie a questa preziosa collaborazione e agli sforzi congiunti l’epidemia sta cominciando a regredire, 8 pazienti al giorno; di grande aiuto il recente progetto che ha realizzato i serbatori di raccolta dell’acqua piovana, dopo che il funzionamento dell’acquedotto è andato in crisi, (funziona poco e solo di notte).

 


Felici come una Pasqua!

La festa di Pasqua è stata gioiosa. Sono stato contento, e lo ero perché vedevo la gioia e la fiducia nei volti.   Non si tratta di colombe o di uova di cioccolato. Qui non le conoscono.

Eppure vivono il clima di festa, si vestono bene, vengono numerosi alla chiesa, non solo il giorno della risurrezione, ma in tutta la settimana, dalla domenica delle palme a Pasqua.

Che allegria c’è ? cos’hanno di bello tutti costoro?” – Direbbe l’Innominato ne’: I promessi sposi.

In un paese che non ha riferimenti: un passato tradizionale che scompare nei confronti di una modernità che avanza; un mondo traumatico di disordini e povertà; una vita cristiana che fatica a emergere nella società; un’esplosione di chiese che si dicono cristiane; uno stato illusorio che non offre futuro ai giovani…

Che c’è d’allegria in questo paese?” Eppure… 

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Marzo 2013

 

“Suor Ottavia, partita in febbraio per il suo giro in RD Congo e Burundi che doveva durare 2 mesi, dopo la prima tappa all’ospedale di Kamanyola, dove si è spesa in aiuti, consigli ed indirizzi, si era recata a Bukawu, seconda tappa; qui purtroppo è stata colpita da un virus rarissimo che attacca il sistema nervoso e blocca la muscolatura del corpo. Ricoverata prima a Bujumbura e poi a Nairobi in terapia intensiva, dopo tre settimane, con i primi miglioramenti, si è riusciti a trasferirla all’ospedale di Genova. Ora si trova a Genova presso un istituto per la riabilitazione, che, anche se richiederà molta pazienza, dovrebbe consentirle di tornare a recuperare la piena mobilità.

 

Un augurio e la preghiera di tutti quelli che la conoscono la accompagnano.

 

Lettera di ringraziamento del dr. Christoph e di suor Melanie, che ringraziano per l’approvazione e l’inizio dei lavori del progetto di recupero dell’acqua piovana, già previsto ma ora divenuto indispensabile, vista la cattiva gestione dell’acquedotto e la conseguente mancanza di acqua.

Clicca QUI e leggi il testo della lettera

 

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Febbraio 2013


 

18.02.2013

L’ospedale maggiore di Bergamo ci ha contattato per aggiornare l’elenco degli strumenti di cui l’ospedale di Kamanyola ha bisogno: un primo elenco era stato fornito dal dr. Trovati di Genova nel settembre 2012.

 

Con una telefonata a suor Ottavia, che si trova in questi  giorni proprio a Kamanyola, abbiamo trasmesso la notizia, e di ritorno, il dr Christoph, direttore medico, ci ha mandato un nuovo elenco che abbiamo prontamente sottoposto al responsabile dell’ospedale di Bergamo.

 

Certo che non appena ci diranno cosa è disponibile ci sarà da organizzare il tutto: presa di consegna a Bergamo, imballaggio, trasporto al luogo dove si riuscirà ad avere la disponibilità di un container, etc etc .

 

A Genova i volontari locali sono stati bravissimi a suo tempo, ed hanno pensato a tutto quando si trattò di ritirare un container di mobili e attrezzature dell’ospedale di Santa Margherita.

Se qualcuno  che ci legge avesse qualche idea o possibilità di intervento in merito lo ringraziamo sin d’ora.

 


02.02-2013

 

Sul giornale dei saveriani è stato pubblicato il diario del padre superiore della regione del Kiwu che racconta la settimana in cui Goma è stata occupata dal movimento M23; fatti drammatici, vissuti e raccontati con semplicità e tanta fede.

 

Leggi il testo dell'articolo

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Gennaio 2013

 

gennaio

 

Sulla musica del Padre nostro in swahili, con la splendida poesia di Elisa Kidanè, un video dedicato a tutte le mamme dei Paesi in guerra e in modo speciale alle madri del Kivu (RD-Congo) che con amore e coraggio continuano a donare e custodire la vita dagli orrori della guerra avvolgendola, nei colori dei loro pagnes, in un'abbraccio di ostinata speranza.

 


 

Le cose stanno tornando lentamente alla “normalità”, dopo la paura di veder arrivare i ribelli di marzo 23, fermati a Goma da un accordo il Kabila in dicembre.

I lavori dei progetti in corso sono stati ripresi e si spera di poterli concludere entro poche settimane.

Suor Ottavia, la superiora delle francescane di Genova che hanno in gestione l’ospedale, il 2 febbraio partirà per un giro di due mesi nelle missioni aperte in Burundi e Congo, prima tappa una settimana proprio all’ospedale di Kamanyola, per fare il punto della situazione sia sui progetti in corso che sulle future esigenze.

Purtroppo, nonostante l’acquisto di un modem che avrebbe dovuto consentire il collegamento internet attraverso il vicino Ruanda, non si è riusciti a farlo funzionare,  per cui non si possono avere gli aggiornamenti diretti su come vanno le varie iniziative.

Anche per questo, grazie al viaggio di sor Ottavia, sarà possibile fare più precisamente il punto della situazione e delle esigenze.

A sostegno del progetto ampliamento reparto pediatria sono stati versati 7.000 € da parte di Cartotecnica Veneta.

Hôpital de Kamanyola - 2020